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Immagine del redattoreRedazione Sisma

untitled (perfect lovers)

175 pounds, 79,38 chilogrammi. Questo è il peso di una pila di caramelle esposta più volte, un’opera d’arte di Felix Gonzalez Torres. Un mucchio di quasi 80 chilogrammi di dolciumi da cui il pubblico può attingere. Sembrerebbe semplicemente il coronamento del sogno di un bambino, ma è invece la devastazione di quello di un adulto. Di Felix, una persona, come tante, che ha visto il proprio compagno, Ross, morire di AIDS. L’opera è conosciuta come il “ritratto di Ross”. 

Un artista distrutto dalla perdita del proprio amato, decise di ritrarlo, in modo da preservarne la storia, la vita, per sempre. Una storia vista e rivista nei secoli. Eppure Felix ha deciso di rendere eterna la vita di Ross, ritraendo come essa fosse effimera. La pila di caramelle può disfarsi più o meno velocemente, a seconda del pubblico, ma a fine giornata sarà sempre ricostruita da appositi addetti, che hanno il compito di riportarla al giusto peso. Felix avrebbe potuto realizzare una statua in marmo, una fotografia o dipingere un quadro. Eppure ha scelto un’esposizione del genere, apoteosi della caducità umana. A scuola insegnano che per studiare un’opera d’arte bisogna conoscere l’artista, il contesto storico e culturale, ecc. Bene, Felix era una persona, un uomo, un artista cubano, un genio, un compagno, un collega, forse anche un rivale. Visse nel pieno della crisi dell’AIDS, morendone egli stesso. Il suo lavoro è estremamente autobiografico, moltissime sue opere riguardano Ross. Una volta affermò: “L’amore ti dà una ragione di vita, ma è anche un motivo di panico, si ha sempre paura di perdere quell'amore.(...) Freud ha detto che mettiamo in scena le nostre paure per diminuirle. In un certo senso questa generosità -il rifiuto di una forma statica, della scultura monolitica, a vantaggio di una forma fragile, instabile- era un modo per mettere in scena la mia paura di perdere Ross, che scompariva a poco a poco davanti ai miei occhi.”

Una delle sue opere più famose è una semplice fotografia, il cui soggetto è un letto sfatto e vuoto. Un letto matrimoniale, con ancora impresso sui cuscini il peso delle teste che vi erano riposte. Fotografia scattata poco dopo la morte del compagno. Un letto vuoto, simbolo di quello che sentiva nella sua vita. Avrebbe potuto rappresentare la morte, invece ha scelto l’assenza di vita. Spesso gli chiedevano chi fosse il pubblico a cui si rivolgeva, lui era solito rispondere, onestamente e senza giri di parole: "Ross. Il mio pubblico era Ross. Il resto della gente viene solo per i lavori”. Nelle proprie opere gli artisti in un certo qual modo “ripongono” parte di essi. Una parte spesso difficile da cogliere per i più. Eppure, se si è abbastanza fortunati, si incontra qualcuno che ci spieghi la differenza tra “difficile” e “selettivo”. Evidentemente questo qualcuno per Felix era Ross. In una delle versione dei suoi Orologi, egli afferma che loro, due prodotti del tempo, erano stati così fortunati a incontrarsi in un determinato momento e luogo. “Noi siamo sincronizzati, ora e per sempre. Ti amo”. 

Circa 40,1 milioni di persone sono morte per AIDS dall’inizio dell’epidemia (dati UNAIDS 2021). 

Bisogna ricordare quest’artista e le sue opere, per tutti i Felix che sono tornati a casa per vedere un letto vuoto, sapendo che non sarebbe mai più stato riempito dal proprio Ross.

Charlie

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