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Immagine del redattoreRedazione Sisma

SCOPERTO NUOVO CORRIDOIO NELLA PIRAMIDE DI CHEOPE

Poche settimane fa è avvenuta una scoperta che potrebbe rivelarsi fondamentale nel campo dell'archeologia: è  stato infatti trovato un nuovo corridoio nel sito della piramide di Cheope. Lungo 9 metri, largo 2.10 e alto 2.30, questo tunnel potrebbe proprio essere il percorso che porta alla camera funeraria del faraone, rimasto ad oggi ancora nascosto. Il corridoio si presenta a forma di una “v” rovesciata, secondo la  “tecnica dello chevron” il cui scopo era proteggere le grandi stanze dal peso sovrastante. È dunque per  questo che gli archeologi pensano che possa essere un tunnel per scaricare la forza del peso a tutela di una stanza, che potrebbe proprio essere quella contenente la tomba del faraone. Se questa ipotesi dovesse essere  confermata, sarebbe senza dubbio la scoperta del secolo data l’importanza del sito archeologico che ricordiamo essere una delle sette meraviglie del mondo antico. Per scoprire questo corridoio, il team di studiosi egiziani, francesi, tedeschi e giapponesi, coordinati dalla facoltà di ingegneria del Cairo, si è avvalso di macchinari di ultima generazioni dotati delle tecnologie più avanzate in grado di riuscire a superare l’impossibilità di spostare i blocchi di calcare dai quali è composta la piramide, senza creare danni. Dopo aver usato la termografia ad infrarossi, è stata impiegata una tecnica che permette di misurare la quantità  assorbita di muoni (particelle con carica negativa che si formano nello scontro tra raggi cosmici e atomi  dell’atmosfera) appena dopo aver attraversato lo strato solido, in questi caso proprio le mura della  piramide. Grazie a questa tecnica chiamata radiografia muonica erano già state individuate nel 2016 due anomalia; la prima, posizionata sopra la Grande Galleria, aveva attirato l’attenzione di numerosi studiosi e  archeologi senza però che si giungesse ad una conclusione concreta; la seconda è proprio il nuovo corridoio del quale, dunque, si cercherà di individuare la reale funzione. 

~Gianmarco Musto

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