“The Good Doctor” è una serie statunitense, creata da David Shore (noto come produttore della serie televisiva Dr. House).
La serie narra gli avvenimenti di un giovane medico, Shaun Murphy, interpretato da Freddie Highmore, affetto da autismo e dalla sindrome di Savant, detta anche “sindrome dell’idiota sapiente”; essa consiste in una serie di ritardi, anche relazionali accompagnati dallo sviluppo di un’abilità particolare che si manifesta sotto forma di dote naturale in uno specifico settore.
Il protagonista, per sfuggire a un padre alcolizzato e violento, scappa con il fratello Steve, che verrà tragicamente a mancare in giovane età.
A questo punto entrerà in scena il dottor Aaron Glassman, il quale accoglierà calorosamente il ragazzo prodigio, diventando la sua figura di riferimento e, in seguito ad un flash forward, farà di tutto per farlo assumere all’ospedale di San Jose Bonaventure come chirurgo tirocinante, nonostante le contraddizioni ed i dubbi della maggior parte dei membri del consiglio di amministrazione.
Qui il protagonista affronterà una serie di difficoltà, non solo in ambito lavorativo ma anche sentimentale, che proverà a superare valorizzando e fortificando la sua persona e dimostrando l’importanza della sua presenza nella comunità scientifica.
Shaun, durante questo processo, sarà aiutato da Claire Browne ed Alex Park, entrambi tirocinanti in chirurgia ed anche dai suoi mentori, Audrey Lim, chirurgo traumatologico e Neil Melendez, chirurgo cardiotoracico.
L’obiettivo del produttore della serie è aiutare persone senza questa condizione ad immedesimarsi nella vita quotidiana di una persona affetta da autismo per capire le avversità che impara ad affrontare, a partire da quelle che sono per noi le azioni più facili: quella di interagire con altre persone e di esprimere i propri sentimenti.
Il carisma, la sincerità e la spontaneità dei personaggi, in particolare del protagonista, sono caratteristiche ipnotizzanti che rendono la visione della serie ancora più interessante, per non parlare dell’estrema intelligenza e sensibilità degli attori nel trattare un argomento così delicato.
Ma quante persone con autismo hanno realmente contribuito al progresso scientifico?
Secondo “Autism Hall of Fame” ad oggi sono molteplici le eccellenze con lo spettro autistico che hanno arricchito il campo scientifico con le loro scoperte, tra questi vi sono: Albert Einstein considerato il più grande fisico del XX secolo per lo sviluppo della teoria della relatività, Isaac Newton noto per la teoria della gravitazione universale e l’invenzione del calcolo infinitesimale, Robert Ammann conosciuto per le innovazioni riportate alla teoria dei quasicristalli e delle tassellate aperiodiche, Stefan Banach fondatore della Società Matematica Polacca , Marie Curie fisica insignita del premio Nobel per la fisica per i suoi studi sulle radiazioni e del premio Nobel per la chimica per la sua scoperta del radio e del polonio, Paul Dirac fisico insignito del premio Nobel per la fisica per la scoperta di nuove forme della teoria atomica, Ronald Fisher colonna portante della statistica moderna, David Hilbert iniziatore del concetto di metateoria, John Nash matematico ed economista che rivoluzionò l’economia con i suoi studi di matematica applicati alla teoria dei giochi, Henri Poincarè matematico e fisico teorico fu il primo ad introdurre il principio di relatività e formulare la congettura di Poincarè riguardante la topologia algebrica.
Alessandra Corcione
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