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STAR WARS: DOVE FINISCE LA FANTASCIENZA E INIZIANO GLI ERRORI

Star Wars è una delle saghe cinematografiche più amate di tutti (tutte), con milioni di ammiratori in tutto il mondo. Tuttavia, nonostante la sua popolarità e il successo che continua ad ottenere ad oltre 45 anni dal rilascio del primo film, la saga è ricca di imprecisioni ed errori scientifici che vanno oltre la fantascienza e infrangono ineluttabili leggi fisiche. Non parlo quindi dell’uso della Forza o delle spade laser, che sono parte della narrazione fantastica e che comunque, nel primo caso, hanno una spiegazione pseudo-scientifica (microorganismi che collegano tra loro tutti gli oggetti e i viventi) e nel secondo caso possono essere semplicemente frutto di una tecnologia più avanzata e di materiali a noi sconosciuti. Ci sono invece alcuni aspetti che, anche in un universo dove tutti i pianeti sembrano avere la stessa atmosfera e gravità e gran parte delle razze aliene parlano inglese, non hanno proprio senso. In primo luogo ci sono le battaglie nello spazio. Tra tutte le sequenze della saga queste sono quelle più fantasiose e che meno fanno affidamento su verità scientifiche. Le battaglie avvengono spesso nello spazio profondo, un ambiente estremo, vasti abissi che si estendono per milioni di anni luce lontani da campi gravitazionali, dove la temperatura è estremamente bassa, e dove domina il vuoto (quasi) assoluto. Per questi motivi molti dei fenomeni rappresentati nei film non potrebbero esistere. In primo luogo, le battaglie sarebbero quasi completamente mute. Le onde sonore si propagano attraverso i mezzi materiali come l'aria, l'acqua o qualsiasi altro materiale solido. In assenza di questi mezzi, non c'è modo per il suono di viaggiare, e non saremmo in grado di sentire nessuno dei rumoritipicidi una battaglia di guerre stellari. Per un motivo analogo anche le esplosioni delle navicelle non corrisponderebbero a quelle dei film. Le esplosioni e le fiamme hanno bisogno di ossigeno per alimentarsi e, come detto prima, nello spazio profondo questo elemento scarseggia. Tuttavia, supponendo che le navi colpite siano ricche di gas e di ossigeno, sarebbe possibile l'innesco di un’esplosione di breve durata e di poca intensità, dunque sicuramente deludente per un film d’azione.

Sempre riguardo alle navicelle spaziali, c’è un altro elemento che mi fa storcere il naso: non sembrano fatte per viaggiare nello spazio. È vero che molte di queste volano sia nelle atmosfere dei pianeti che al di fuori di esse. Tuttavia, il modo di volare non può essere lo stesso perché in un caso c’è gravità e nell’altro no. Il volo in un’atmosfera dipende dall’aerodinamicità del velivolo e dalla sua velocità. La differenza di pressione tra la parte superiore e quella inferiore dell’ala genera una forza di sollevamento verso l’alto; cambi di direzione e di quota sono invece controllati da flap e timoni che modificano la forma aerodinamica e di conseguenza la direzione delle forze di sollevamento. Nello spazio, lontano da atmosfere e campi gravitazionali, non serve tutto questo. Il volo è scontato e il movimento è causato anche da una forza di piccolissima intensità così come i cambi di direzione sono causati dal semplice cambiamento di direzione della forza motrice. Nonostante questo, vediamo nei film (in particolare nei caccia x-wing) alettoni e timoni guidare l’astronave nel vuoto, mentre nella realtà pur muovendosi non modificherebbero in alcun modo l’andamento del velivolo. Un altro grande problema delle astronavi di Star Wars è la loro incredibile velocità. Nella saga sentiamo che le astronavi raggiungono la velocità della luce o addirittura la superano. Tuttavia, secondo la teoria della relatività questo non è possibile. Man mano che la velocità aumenta, è necessaria sempre più energia per aumentarla ulteriormente, poiché una maggiore quantità di energia viene trasformata in massa. In sostanza, più ci si avvicina alla velocità della luce, più l'oggetto diventa massiccio e inamovibile. Ad esempio, a circa il 99,9% della velocità della luce, un uomo di 80 kg avrebbe una massa di 2 tonnellate. Cercare di fargli superare la velocità della luce sarebbe inutile, poiché ciò aumenterebbe soltanto la sua massa enormemente, lasciando la velocità praticamente invariata. Se solo raggiungere la velocità della luce è quasi impossibile, superarla è una sfida che va oltre la fisica e che neanche la fantascienza può vincere. 

Mario Miale

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