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Immagine del redattoreRedazione Sisma

Spostamenti in Europa, a che punto siamo?

La riduzione delle emissioni inquinanti è solo uno dei tanti benefici degli spostamenti su rotaie. Scegliere il treno significa anche godere di un maggiore comfort di viaggio: rispetto ad altri mezzi di trasporto, lo spazio a bordo è maggiore, è possibile alzarsi e camminare ogni volta che lo si desidera e, grazie al servizio Wi-Fi disponibile su molti convogli, si ha la possibilità di rimanere connessi e sfruttare il tempo di viaggio per studiare, guardare film e serie tv o consultare guide turistiche.

Non si hanno vincoli sul quantitativo di bagagli o liquidi trasportabili e si ha l’opportunità di arrivare direttamente in centro città, evitando di perdere minuti preziosi nel traffico o nella ricerca di un parcheggio. In termini di tutela ambientale, non ci sono dubbi: il treno è il mezzo di trasporto più sostenibile; le emissioni di del viaggio su rotaie ed il consumo di energia, sono nettamente inferiori agli spostamenti aerei o su gomma. Inoltre, su molte tratte italiane ed europee, le tempistiche di percorrenza sono pressoché le stesse, se non addirittura inferiori. Spostarsi su strade ferrate è, quindi, una scelta consapevole, intelligente e conveniente.

La commissione europea ha adottato una proposta per trasformare l'attuale groviglio europeo di ferrovie, ma anche di strade e aeroporti, in una rete di trasporti unificata (la rete TEN-T). La nuova rete essenziale (denominata "rete centrale") eliminerà le strozzature, ammodernerà le infrastrutture e snellirà le operazioni transfrontaliere di trasporto, per passeggeri e imprese, in tutta l'UE, migliorando i collegamenti fra i diversi mezzi di trasporto e contribuendo agli obiettivi dell'Unione in materia di cambiamenti climatici, attraverso la riduzione delle emissioni di diossido di carbonio dei trasporti.

La TENT mira a formare una rete di nove corridoi di cui quattro interessano l'Italia; nella loro estensione riguardano ben quindicimila chilometri di strade ferrate che saranno adattate ai treni ad alta velocità per ridurre al massimo i tempi dei collegamenti.

I nove corridoi sono distribuiti secondo la logistica per la copertura delle grandi arterie di collegamento: due sono dislocati nel quadrante nord-sud, tre in quello est-ovest e quattro saranno quelli che li intersecheranno trasversalmente. I corridoi saranno creati tutti con la caratteristica comune di interessare tre modalità di trasporto (per esempio stradale, ferroviario e portuale), per intersecarsi sempre con due tratte transfrontaliere che ricadono in non meno di tre stati europei. L'Italia, attraversata dai suddetti quattro corridoi, come sua tradizione storicogeografica, ricopre il ruolo di ponte privilegiato tra nord e sud europeo. Le ferrovie di potenziale interesse riguardano i tratti Udine-Trieste, Lione-Torino, la linea tra Milano, Venezia e Trieste e il Tunnel del Brennero, attualmente in costruzione. La riqualificazione dovrebbe interessare la linea adriatica tra Bologna e Ancora, ma anche il collegamento Napoli-Reggio Calabria e al confine francese tra Marsiglia e Genova. Il tutto dovrebbe essere ultimato non oltre l’anno 2050, quando si prevede che ogni centro urbano europeo di grandi e medie dimensioni disti non più di trenta minuti di tragitto dalla rete di infrastrutture e che potremo spostarci facilmente dal nord al sud del continente e viceversa in poco tempo e con pochi cambi.


Mattia Carlotto

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