Finestre rotte, spari, lamenti, rumori nella notte,
il “tu tu” del cuore che scalpita frettoloso nel petto… è in subbuglio … è un cuore ebreo.
Ogni volta che bussavano alla porta del signor Achille era la stessa storia: tutti trattenevamo il respiro, “fermo, fermo! Sssshhh, acqua in bocca, come i pesciolini…” mi sussurrava mia mamma cercando di mascherare la paura.
Ma poi che significato ha la parola ariano? Chi è un ariano? Una persona che si dà tante arie?
Me l’hanno spiegato tante volte ma proprio non capisco.
Mi mancano la scuola, la maestra, i miei compagni…
Dal signor Achille stavamo un po’ stretti, ma comunque bene… poi un giorno tutto è cambiato… nessuno ha insegnato al nostro vicino che chi fa la spia non è figlio di Isaia?
La paglia umida su cui ci sedemmo mi ha ricordato i pomeriggi estivi in campagna.
Te li ricordi papà? Il sole dominava presuntuoso il cielo baciandomi dolcemente le guance.
Sentivo il cinguettio degli uccelli pronti ad intonare una melodia armoniosa mentre il vento afoso mi inondava il viso.
Solo un attimo durò l’evasione dalla realtà, mi lasciò in bocca un retrogusto dolce di felicità.
Papà stringeva le mie mani nelle sue, ormai le mie erano fredde come cubetti di ghiaccio, con voce tremante mi diceva: “Andiamo in vacanza, fra poco arriviamo”, cercava di restare calmo, ma il terrore dipingeva il suo viso di un colore scuro.
Io mi fidavo… papà non diceva mai le bugie.
Vedendo attorno a me solo sofferenza, ti chiedevo insistentemente: “Dove sei? Perché quando giungo le mani non mi sussurri più? Non ascolti più le preghiere?”
Arrivati a destinazione uno strano odore ci travolse, lo stesso odore che sentii in cucina quando la mamma dimenticò i biscotti nel forno e si bruciarono tutti.
Quest’odore però è più pungente, fa lacrimare…
Ah finalmente la doccia, una bella dolce calda con questo freddo è l’ideale….
In questo posto non voglio venire più in vacanza… preferisco il mare.
Ora le mie parole, il mio futuro e le grida mai urlate sono rimaste tra queste mura… la vacanza tanto attesa… ciao mamma, ciao papà…
Mariacarla Frippa
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