Sporadicamente mi fermo a riflettere sull’impercettibile ticchettio dell’ orologio, sulla fugacità che di questo è, inevitabilmente, propria.
Il tempo non ammette ritardi, ciascuno è protagonista di una realtà imperturbabile dove tutto è placido e nulla è immoto, tutti colpevoli degli attimi che lasciamo volare nell’apparente staticità del tempo.
Crescendo ho maturato in me la consapevolezza che bisogna impedire che un piacere fugace possa essere divorato dall’insaziabile timore di sbagliare, timore di incollarci ad una circostanza sbagliata o allontanarci dai nostri posti sicuri .
Per cui ho iniziato a fiancheggiare silenziosamente il ticchettio dell’orologio, assecondarlo se è necessario, rincorrere un istante sfuggente rendendolo frutto del mio operato o talvolta lasciare che il tempo trascini via una situazione che non sentivo affine a me.
Osa osare e se sarà necessario, osa sbagliare.
“Ciò che non abbiamo osato, abbiamo certamente perduto.” -Oscar Wilde.
Maria Sole Albergo
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