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Immagine del redattoreRedazione Sisma

"flicking through the pages..."

È incredibile quanto una serie TV, un film o un libro possano condizionare la nostra giornata o il nostro umore. Grazie alle storie che vengono raccontate, ci confrontiamo con la vita di tante altre persone spesso diverse da noi, proviamo quindi emozioni differenti dovute a situazioni a noi sconosciute. Questo è uno dei tanti motivi per i quali passiamo ore a sfogliare le pagine di un libro o la home di Netflix.

Le serie TV, i libri, i film: sono tutte fonti di forti emozioni, emozioni che i personaggi vivono, e che noi viviamo in maniera tanto intensa quanto più intenso è il legame emotivo che si crea con la trama. Umberto Eco diceva: «Chi non legge, a 70 anni avrà vissuto una sola vita: la propria. Chi legge avrà vissuto 5000 anni...», il che è vero anche per chi guarda serie o film, anche se in maniera più indiretta secondo il mio parere. Un libro, infatti, detta le linee generali di una storia, ma ci permette di immaginare personaggi e soprattutto ambientazioni. In un certo senso, quindi, riusciamo a creare un legame più intimo con quelli che sono i personaggi o la trama stessa, il che è proprio lo scopo di un autore. Questo ci permette di affezionarci ai personaggi e di imparare dai loro errori, quindi di trarre i vantaggi di un'esperienza compiuta in modo indiretto. Gli adattamenti cinematografici, invece, ci danno una visione più completa della storia e lasciano poco spazio all'immaginazione. Questo a volte però è proprio quello che serve per rilassare la mente. I film e le serie, infatti, richiedono uno sforzo dell'immaginazione minore rispetto ai libri. Questi ultimi possono risultare addirittura stressanti o angoscianti se vissuti in maniera davvero profonda, come spesso accade. A volte questo forte legame emotivo, influenza così tanto il nostro umore che non riusciamo a concentrarci sulla nostra realtà, dato che viviamo pienamente una realtà che non è la nostra, e che dunque, essendoci nuova, attira di più la nostra attenzione. Personalmente definisco questa profonda empatia una qualità, che però comporta un’instabilità emotiva elevata. Le differenze, dunque, che ci sono tra adattamento cinematografico e libri vengono spesso paragonate tra loro e vengono aperti veri e propri dibattiti. Questo sarà proprio il fine di questa rubrica dove verranno pubblicati confronti e paragoni tra libri e adattamento cinematografico di una stessa storia.

Chiara La Tela

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