Si addossano l’uno all’altro questi giorni che non si respira
Si alzano stanchi si appoggiano goffi alle spalle dell’altro
Sbuffano e inciampano
maldestri cadono su di noi colossali montagne
E la luce soffrendo si spegne
Storditi ci vorremmo avvicinare
darci la mano
Toccarci perché siamo vivi
E una carezza è la più dolce parola
Ma soli siamo separati da barriere che non si vedono E sono alte quanto è profondo il lamento
Della natura che abbiamo ucciso
Degli alberi che abbiamo strappato
senza capire
Che anche quelli volevano solo
Toccarsi
Esistere insieme
Per una volta tacciamo
Si sfogano e piangono i campi
Si stringono forte mentre
Dolci fievoli luci ritornano
E la natura respira
Ora non è il nostro momento
Dobbiamo imparare ad aspettare
E quando le lacrime saranno asciugate
Dobbiamo fare la pace
Con il mondo con la terra
Perché abbiamo capito
Che non se ne può
Di vivere soli
Rossella Calce
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