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Immagine del redattoreRedazione Sisma

Cambia il test di medicina: vantaggio o svantaggio ?

Lo scorso 28 Settembre il Miur ha finalmente pubblicato il decreto riguardante le modifiche relative ai test di ammissione alle facoltà di Medicina, Odontoiatria e Veterinaria. 

Soffermiamoci su quello inerente le prime due.

Come previsto i cambiamenti sono molti, da un lato positivi dall’altro no.

Innanzitutto il nuovo test di ammissione sarà di tipo TOLC, acronimo di Test online Cisia, ente che organizza ogni anno prove di ammissione alle facoltà a numero chiuso.

Le sessioni di svolgimento dei TOLC saranno due per ogni anno solare, dunque ciascun candidato potrà sostenere al massimo due prove all’anno.

Nel 2023 le sessioni si terranno tra il 13 e il 22 Aprile , e tra il 13 e il 25 Luglio. Ma il cambiamento più stravolgente riguarda l’anno scolastico durante il quale ci si potrà iscrivere, infatti al nuovo test potranno partecipare anche gli studenti che frequentano il quarto anno delle scuole secondarie superiori, così si avranno a disposizione quattro tentativi. 

Per di più si potrà scegliere il punteggio più alto ottenuto per iscriversi ed essere inseriti in graduatoria.

Cambierà anche il calcolo del punteggio, definito punteggio equalizzato. Questo sarà dato dalla somma di due parametri: il punteggio non equalizzato e il coefficiente di equalizzazione della prova. 

Il primo consiste nel punteggio conseguito con le risposte fornite ai quesiti:  

  • 1 ,00 punti per ogni risposta esatta

  • -0,25 punti per ogni risposta errata 

  • 0 punti per ogni risposta omessa

Il secondo invece è un numero che misura la difficoltà della prova ed è calcolato secondo una determinata equazione.

Il minimo punteggio equalizzato per entrare in graduatoria sarà pari a 10 punti. 

Il test si svolgerà in presenza, attraverso computer predisposti nelle sedi di svolgimento della prova, la cui scelta è a discrezione del candidato.

Per quanto riguarda la struttura del test, sarà costituito da 50 quesiti da svolgere in 90 minuti: 7 domande di comprensione del testo e cultura generale da svolgere in 15 minuti; 15 domande di biologia da svolgere in 25 minuti; 15 domande di chimica e fisica da svolgere in 25 minuti e 13 domande di matematica e logica da svolgere in 25 minuti. 

Come ogni innovazione anche questa presenta vantaggi e svantaggi. 

L’aumento dei tentativi che è possibile svolgere potrebbe sembrare unicamente conveniente, ma l’apparenza inganna.

Infatti un test “facilitato” spinge più persone a provare ad accedere alla facoltà e dunque comporta più concorrenti in quella che è una “gara” ardua il cui traguardo è il coronamento di  un sogno che è il frutto di tanti sacrifici. 

Un problema ricorrente è quello del ‘numero chiuso’ ossia un limite di ammissioni alla facoltà, da sempre grande ostacolo per i giovani.

Una soluzione valida potrebbe essere aumentare decisivamente il numero dei posti, oppure abolire il numero chiuso compiendo la scrematura successivamente direttamente nella aule delle università. Questo potrebbe risolvere anche l’attuale carenza di medici.

La realtà, però, è che sappiamo effettivamente poco di questo nuovo test che è ancora tutto da scoprire.


Ludovica Bilotta

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