Per cominciare la nostra rubrica cinematografica, questo mese vi proponiamo uno dei film d’esordio di Leonardo DiCaprio, che accompagna un Johnny Depp in forma smagliante: stiamo parlando di Buon Compleanno Mr Grape, del 1993.
Il film, basato sull’omonimo romanzo di Peter Hedges, parla di Gilbert Grape (Johnny Depp), un ragazzo di una piccola città dell’Iowa (USA), che deve occuparsi del fratello Arnie (Leonardo DiCaprio), affetto da autismo e che, nonostante tutti i pronostici dei medici, sta per compiere diciotto anni.
Gilbert e le sue due sorelle, infatti, si fanno carico di tutti i lavori casalinghi, nonché del mantenimento economico della famiglia e dell’accudimento del fratello di mezzo, da quando la madre è entrata in una profonda depressione al seguito del suicidio del padre.
Gilbert ha un bellissimo rapporto con il fratellino Arnie, che protegge dal resto del mondo, e Arnie è estremamente affezionato a lui. Tuttavia Gilbert è umano, e come tutti gli esseri umani può sbagliare, può distrarsi, può perdere la calma, può innamorarsi…
È infatti questo il momento in cui cambia tutto: Gilbert si innamora e deve conciliare la presenza di questo nuovo elemento della sua vita, con tutti i suoi doveri, in particolare con Arnie, che una volta viene addirittura abbandonato nella vasca da bagno per tutta la notte, incapace di alzarsi e asciugarsi da sé.
Il film presenta come è ovvio dei momenti tristi e delle svolte drammatiche, ma questo si alterna anche con momenti di pura e semplice felicità e allegria per le piccole cose della vita, non mancano anche i momenti di orgoglio della famiglia Grape, che a testa alta tenta di mantenere la dignità che gli spetta, nonostante gli sguardi sprezzanti della gente della cittadina.
Come già detto, questo è uno dei primissimi film di Leonardo DiCaprio (il quarto, per la precisione), che già da questo punto della sua carriera dimostra l’unicità della propria bravura attraverso un’interpretazione magistrale, a soli diciannove anni, che gli è valsa, purtroppo, solo una nomination all’Oscar (fu battuto da Tommy Lee Jones, ma questo episodio non fa che alimentare i sospetti di molti, che pensano ci sia qualcosa di losco dietro alle continue sconfitte di DiCaprio). Ciò nonostante, consigliamo la visione del film per non perdere non solo una storia commovente, dal grande spessore morale, ma anche quella che potrebbe essere definita la nascita di un mito.
Luciano Molfini
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