La destra radicale neofascista e neonazista, sta ritrovando e ritagliandosi oggi un proprio spazio. Dopo anni assistiamo, infatti, allo sviluppo di significativi processi riaggregativi all’interno dei fenomeni di sviluppo e crescita elettorale della estrema destra populista e xenofoba, in corso in tutta Europa. Il contesto è quello della progressiva crisi di consolidati principi di eguaglianza, delle culture favorevoli alla solidarietà e all’integrazione.
Quello della destra neofascista e neonazista è un mondo in cui si sono riversate componenti irrazionalistiche di vario tipo: neoromantiche, nichiliste, decadenti. E’ una realtà per questo popolata di miti e simboli che tendono a prevalere come fattore unificante rispetto all’analisi e alle posizioni politiche. Il rifiuto del sistema democratico è il primo elemento comune a tutte le espressioni storiche del neofascismo, a cui si aggiunge un rigetto del mondo moderno, della civiltà borghese e un rifiuto nominale del capitalismo. Al rifiuto della storia nel neofascismo si accompagna quello della razionalità e la sostituzione di tutto ciò con il richiamo ai “miti”.
Il neofascismo in Italia si è sempre contraddistinto per una grande eterogeneità di linee e orientamenti, oltre che per un’amplissima varietà di gruppi, sigle ed organizzazioni. Nel campo della destra neofascista e neonazista italiana è oggi in corso una battaglia per l’egemonia, oltre che per uno sbocco elettorale. Di rilievo in Italia è CasaPound, un movimento politico di estrema destra e di matrice neofascista e populista. Fu costituito nel giugno 2008 come associazione di promozione sociale. Vero e proprio movimento politico, è stato un partito fino al 26 giugno 2019.
Nel mondo invece si è assistito alla formazione di gruppi come quello dei naziskin, skinhead di ideologia neonazista che si caratterizzano per il ricorso a metodi violenti e intimidatori, in particolare verso le minoranze etniche e religiose, gli omosessuali e i tossicodipendenti.
La diffusione di questo genere di ideologie, molto presenti anche tra i giovani, è preoccupante.
Antonio Guterres, segretario generale delle Nazioni Unite, ha definito il suprematismo bianco e i movimenti neonazisti come molto più di "minacce terroristiche", anzi vere e proprie "minacce transnazionali", asserendo, inoltre: "Troppo spesso, questi gruppi di odio sono incoraggiati da persone in posizioni di responsabilità in modi che erano considerati inimmaginabili non molto tempo fa. Abbiamo bisogno di un'azione coordinata globale per sconfiggere questo grave e crescente pericolo”.
Carla Marcela Massa
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