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Immagine del redattoreRedazione Sisma

Catfish: False Identità

Quante volte dopo una delusione sentimentale o dopo una giornata andata male non ci è capitato di isolarci online? A quanti di noi non sono arrivate richieste di amicizia da persone sconosciute che iniziavano a lusingarci lodando la nostra bellezza o altre qualità? E quanti di noi hanno accettato tali richieste nonostante fossimo sicuri che stessero provenendo da profili falsi?


Ecco, questo è l’inizio del catfishing! Tale fenomeno consiste nel creare un profilo falso con foto

rubate a persone ignare, in genere modelli o attori meno conosciuti, e fingendosi loro. I fini sono

vari e più o meno gravi secondo l’obiettivo del “carnefice”: puro divertimento, il che si ricollega al dilagante fenomeno del cyberbullismo, vendetta nei confronti di qualcuno che ci ha rifiutato o per fini economici.


Quest’ultimo obiettivo, nello specifico, viene attuato attraverso strategie via via più complicate e impegnative: si passa dal mascherare la voce al pagare persone online, altrettanto poco oneste, affinché registrino un video con cui possano confermare la storia raccontata. Si prosegue, talvolta, inventando bugie in merito a malattie o morti improvvise di familiari, o in merito a incendi o altri disastri.

Il fine economico, in questa prospettiva, viene perseguito attraverso una fasulla richiesta di aiuto, di sostegno, giocando sull’ingenuità del malcapitato. Ad ogni modo, si deve necessariamente ricordare un’ulteriore forma di ricatto, non morale come nei casi precedenti, ma di natura ancora più intima, qualora siano state scambiate foto private; in questo caso la vittima diventa la parte più debole, diventa quasi un ostaggio perché viene fatta leva sulle sue insicurezze e sul panico e/o vergogna che proverebbe nel vedere la propria immagine diffusa.


Ma quali sono le motivazioni profonde che spingono le persone a cadere nella rete dei catfish e

arrivare a pagare somme ingenti di denaro a degli sconosciuti?

Tutto può iniziare con l’ossessione per i like, che nasconde il desiderio, ad esempio, di essere

accettati per il proprio aspetto fisico di cui non si è contenti. Bisogna, senza dubbio, tener conto

del fatto che il truffatore è molto abile nel trovare e studiare le abitudini e gli interessi della vittima. Non si pensi, infatti, che soltanto persone con certe debolezze siano cadute in trappola perché ci sono esempi di persone mature e colte o di grandi professionisti come attori o giocatori di pallavolo che sono stati truffati così per anni.


Nella maggior parte dei casi, quindi, si tratta di truffe che fanno leva sui sentimenti perché l’obiettivo del catfish è sempre il ricavo di denaro ma tramite la manipolazione affettiva, che è il tema ricorrente. Molte volte, pur potendo, non si denuncia perché prevale la vergogna e non la rabbia o la voglia di punire l’atto criminale. Il fatto di essere stati manipolati crea danni psicologici, talvolta, seri. A questo proposito, ciò su cui bisogna lavorare in maniera costante è la diffusione della conoscenza di questo genere di tematiche, nella misura in cui si possa creare un clima di consapevolezza dei giovani e dei meno giovani.


Se ci si accorge, dunque, di essere vittima di catfishing è necessario rivolgersi alla Polizia Postale che ha gli strumenti per risalire all’identità del truffatore. Ma se questo supporto può risolvere l’aspetto legale, bisogna, allo stesso tempo, che non venga sottovalutato l’impatto emotivo della vicenda. Per poterlo superare è meglio rivolgersi ad uno psicologo, liberi, ovviamente, dalla paura del giudizio altrui.



Elisabetta Vecchione

40 visualizzazioni1 commento

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1 Comment


francesco vecchione
Jan 23, 2023

Grande articolo! Brava Elisabetta

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